Circolare. Un cerchio in continuo movimento, un nuovo utilizzo di qualcosa che, nella sua funzione originaria, non ci serve più e che potrebbe restare su uno scaffale a prendere polvere.
Diciamo, per esempio, un libro.
Prendiamolo, non apriamolo e appoggiamolo sul tavolo (Le nostre anime di notte – Kent Haruf).
Prendiamone un altro e appoggiamoglielo sopra (Toni Morrison – Amatissima).
Un altro ancora (Osvaldo Guerrieri – Schiava di Picasso).
Ancora uno (Margaret Mazzantini – Splendore).
E ancora altri due o tre (McGrath – Follia, Teresa Ciabatti – Matrigna, Simona Sparaco – Nessuno sa di noi).
Va be, l’ultimo quello con la copertina dal colore intenso (Maddie Dawson – Non c’è niente che non va, almeno credo).
Guardiamo i dorsi di questa pila di cultura che “non serve più” e leggiamone i titoli e scattiamo una foto.
LE NOSTRE ANIME DI NOTTE
Amatissima schiava di Picasso,
Splendore,
Follia,
Matrigna.
Nessuno sa di noi.
Non c’è niente che non va, almeno credo.
Circolare. I titoli di libri dimenticati che dallo scaffale impolverato finiscono sui social tramutati in poesia.
Questo è l’invito in questa seconda settimana senza scuola: mettere dei libri uno sopra l’altro in modo che i titoli si concatenino fino a formare dei versi. Questo è fare “poesia dorsale”, una forma culturale che nasce dai dorsi dei libri, non dai titoli. Ma è anche un momento genitore-figlio: l’occasione per unire le forze e, insieme, creare con i libri.
Mandateci le vostre poesie dorsali condividendole su Facebook e taggando la scuola iSchool Middle.