Stay hungry, stay curious è la rivisitazione – a modo nostro – della celebre frase di Steve Jobs. Siate affamati, siate curiosi! La curiosità muove il mondo. Sì perché è grazie alla curiosità che siamo motivati a scoprire, imparare, leggere, informarci.
Lo studio per la nostra formazione è certamente importante, ma senza la curiosità manca la motivazione che ci spinge alla conoscenza. Tutto questo è lo spirito che guida iSchool: un metodo che affianca alle classiche materie di studio, laboratori, spazi per il dibattito e l’apprendimento attraverso la pratica e il divertimento. I nostri studenti sono incentivati a porsi domande, a riflettere sui temi di attualità e discuterne l’uno con l’altro e con i propri insegnanti.
Si è discusso di ambiente e di tutela dell’ecosistema – mettendo anche in pratica azioni concrete per la diminuzione dell’utilizzo della plastica dentro la scuola e per una migliore raccolta differenziata -, di cyberbullismo e nuove tecnologie, dei pericoli della rete ma si dedica spazio anche alla cucina e al divertimento. Le aule sono concepite proprio per favorire il lavoro di gruppo, che è una parte fondamentale del processo di apprendimento.
Spazi flessibili, pochi studenti, tecnologia e… niente cattedra, per creare un ambiente che favorisca il confronto e la relazione. È ampiamente dimostrato che la curiosità è un elemento fondamentale nell’apprendimento: a dirlo è uno studio dell’University of Michigan che ha appurato la correlazione tra alti livelli di curiosità e i risultati scolastici. A conferma di tutto questo, un celebre aforisma di Albert Einstein, il più importante fisico di sempre: “non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso”.
Siamo dunque convinti che il metodo iSchool sia vincente: ogni giorno ci impegniamo per trasmettere ai nostri studenti la gioia di scoprire cose nuove e di cercare le risposte alle proprie domande, ai dubbi e alle curiosità. Fondamentale il ruolo degli insegnanti: in iSchool ogni docente cerca di creare un dibattito, favorendo lo scambio reciproco e la condivisione di opinioni perché così è più facile interiorizzare i concetti e crearsi una propria opinione. Non sono dunque solo informazioni da memorizzare ma vi è lo stimolo a risolvere un problema, suscitando negli allievi la curiosità e il desiderio di sapere.