Alcuni autori ed educatori hanno più volte affermato che la scuola “uccide la creatività” perché durante il percorso scolastico, alcuni piccoli studenti perdono i talenti che più li caratterizzano poiché l’istituzione scolastica non è in grado di valorizzarli. In iSchool, l’obiettivo è incentivare gli studenti a scoprire le proprie passioni, i punti di forza e soprattutto i talenti e la curiosità che hanno dentro di sé.
L’apprendimento non avviene attraverso lezioni standard bensì attraverso momenti esperienziali, laboratori, confronto di idee e lezioni interattive che favoriscano la creatività, l’immaginazione e l’individualità. La chiave di questo sistema è la tipologia d’insegnamento, che deve tenere in grande considerazione anche la motivazione e le aspettative degli alunni, garantendo percorsi variegati che stimolino gli interessi di tutti e sistemi di valutazione che siano chiari e affidabili.
Un apprendimento che si ottiene anche attraverso la creatività, la scoperta, il gioco, la fantasia e l’immaginazione: un metodo sicuramente innovativo che deve affiancarsi alle metodologie tradizionali per fornire un’educazione completa che aiuti gli studenti a diventare cittadini attivi e persone complete e realizzate. «La creatività è l’intelligenza che si diverte» così affermava Albert Einstein. È infatti con la creatività che trasmettiamo chi siamo, la nostra personalità e il nostro modo di vedere il mondo.
Ciascuno di noi è creativo a modo suo: c’è chi è un abile musicista, un buon disegnatore, un appassionato di cucina, uno scrittore… Ogni studente ha la propria personalità e capacità peculiari: la vera sfida della scuola è aiutare i giovani a coltivare questi aspetti e trasmettere insegnamenti e valori che ci accompagnino nelle piccole scelte quotidiane così come nei momenti cruciali.
Per questo in iSchool si apprende in un ambiente stimolante, che coniuga momenti di riflessione e studio a divertimento e soprattutto lavoro di squadra. Arte, cultura, musica, dibattiti, scienza, laboratori, tecnologia, natura e cucina affiancano le classiche materie di studio in lezioni in cui il tempo dedicato alla pratica è predominante. L’orario scolastico è suddiviso infatti in moduli da 100 minuti in cui una parte è dedicata a un apprendimento che favorisca il confronto, la discussione e il pensiero e un’altra, flessibile e movimentata dedicata alla pratica e alla creatività.
È proprio questa seconda fase che permette ai docenti di conoscere a fondo gli allievi, le loro problematiche o i punti di forza e intervenire sui singoli metodi di studio, valorizzando le peculiarità del singolo studente e la fiducia nelle proprie capacità perché “il peggior nemico della creatività è la mancanza di fiducia in se stessi” (Sylvia Plath).